Dopo le dichiarazioni del governo italiano pronto ad attaccare la Siria, il Fronte si dichiara preoccupato per i tanti militari napolitani che in gran numero militano nelle forze armate italiane e che si potranno trovare di fronte alla morte come conseguenza di tale intervento. Infatti il prossimo intervento militare in Siria aumenterà soltanto la morte e la distruzione che il popolo siriano sta vivendo. I Siriani, come tutti i popoli del mondo, hanno il diritto di vivere in pace e non vivere nell’angoscia di essere bombardati per interessi di altre nazioni. Finora si stima che più di 100.000 persone sono già state uccise nella guerra civile in Siria. Come abbiamo visto in Iraq, Afghanistan e altri paesi, persone innocenti saranno uccise in gran numero da questi attacchi militari. Le armi usate infatti, non distinguono tra soldati e civili, militanti e bambini.
Il modo migliore e unico per fermare il conflitto è attraverso colloqui di pace e di un processo di pace. I leader mondiali hanno bisogno di utilizzare la loro influenza per ottenere un cessate il fuoco e portare tutte le parti in questa guerra civile al tavolo per discutere seriamente su un processo di pace.
Il Fronte di Liberazione della Napolitania giudica che l’eventuale intervento militare dell’Italia, oltre ad essere assolutamente contrario alla Carta Costituzionale, sarà messo in campo da forze armate per la maggior parte formate da soldati napolitani e sarà,dunque, ritenuta come l’ennesima aggressione contro il popolo della Nazione Napolitana che non si considera parte della Repubblica Italiana.
Il Portavoce FLN
Antonio Iannaccone
Il Presidente FLN
Antonio Pagano
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