OMICIDI DI STATO

OMICIDI DI STATO

Lo stato italiano è attento fino alla pignoleria a riscuotere i suoi diritti e lento fino allo spasimo a fare il suo dovere.” – Don Maurizio Patriciello

“NON E’ POSSIBILE! NON E’ GIUSTO! ORA BASTA!” …  Ormai sono queste le parole che si dicono e si sentono dire in continuazione dopo che si apprende della notizia dell’ennesima rapina statale contro gente onesta, lavoratrice e provata dalla grave situazione economica che li porta allo sconforto totale e ad affrontare il gesto del suicidio. Così l’altra sera alla notizia del suicidio del panettiere di Casalnuovo di Napoli, mi sono sentito sprofondare. Il fatto: l’ispettore del lavoro entra  in un panificio e trova a servire i clienti, non il titolare bensì la moglie, la quale non è in regola, il risultato è una irragionevole multa salata. L’impossibilità a pagare un verbale di 2000 euro entro mezzogiorno, pena la chiusura del negozio, e altri 9000 euro da pagare entro 15 giorni, portano l’onesto lavoratore Eduardo allo sconforto totale che lo spinge al suicidio. … No signori, non accetto scusanti per l’ispettore che stava facendo il suo dovere, me ne frego se era il suo giro, se si trovasse per caso o altro, è un essere di merda così come di merda è lo stato che si fregia di rappresentare. Un lavoratore onesto e padre di famiglia, che ti impreca di non rovinarlo visto i tempi difficili, non può essere umiliato in questo modo da uno stato peggiore delle più feroci dittature e signorie medioevali, che con i suoi esattori-aguzzini tortura in questo modo la povera gente. Questo stato italiano si sta comportando come e peggio della camorra.

E’ vero che qualche escamotage legale il suo commercialista avrebbe potuto trovare per permettere alla moglie di aiutarlo in negozio senza problemi, … ma nun se fa accussì! Uno stato deve proteggere i suoi contribuenti invece di schiacciarli. Quando uno stato vuole rovinare chi mette la sua vita in commercio, spendendosi notte e giorno per il lavoro e la famiglia, non cercando di diventare ricco, ma di poter vivere in onestà e dignità, allora vuol dire che tale stato è contro la società che si pensa di rappresentare e difendere, vuol dire che tale stato è da boicottare.

Visto la situazione che si sta vivendo e il grado di disperazione e sconforto di chi lotta in prima linea per tornare ancora una volta a casa da vincitore, come colui che si consuma di lavoro per continuare ad essere considerato capo di casa, di poter guardare ancora negli occhi i propri figli a cui far capire quanto stia facendo il loro papa’ per tutta la famiglia, credo che sia bene sospendere certi controlli infami e criminali, anzi oserei dire camorristici.

Prima di farci spingere alla disperazione senza ritorno, ora che abbiamo ancora un poco di dignità e forza di volontà, bisogna tutti insieme contrastare questo stato inumano e antisociale e adoperarsi per un grande SCIOPERO FISCALE! Invece di farci dissanguare, dissanguiamo noi a loro, rispondendo ai loro deplorevoli e vili attacchi fiscali con un grande “IO NON PAGO!

Per esempio è importante sapere che si può rinunciare a pagare l’iva se l’equivalente rimborso serve a tenere in piedi l’attività pagando dipendenti e quant’altro. Ci sono dei precedenti che confermano questa volontà vista la situazione economica attuale, si chiama evasione di sopravvivenza decretata dalla Corte di cassazione.

Il Fronte di Liberazione della Napolitania ritiene che si è toccato il fondo con la presunzione fiscale da parte di uno stato oppressore e occupante. Quanto è vero che siamo colonia di quest’italia, è vero anche che la colonia può ribellarsi.

Il Portavoce FLN

Antonio Iannaccone

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