L’identità della Patria Napolitana

Il libro di Pino Aprile molti lo hanno letto, lo stanno leggendo o lo rileggeranno, eppure ancora non si afferra nella propria coscienza il messaggio identitario che viene lanciato. Basta solo leggere la copertina per rendersi conto chi non dobbiamo essere. Infatti, oltre al termine TERRONI in caratteri grandi, il cui messaggio per me è simile a SVEGLIATEVI!, continua poi in piccolo specificando quasi l’introduzione al libro stesso: “Tutto quello che è stato fatto perchè gli italiani del sud diventassero MERIDIONALI”. Questo essere meridionale mi fa pensare a qualcosa di brutto, uno stato di conseguenza derivato dal sistema italia, sia essa sabauda che repubblicana e nel libro è spiegato molto bene come ci hanno fatto diventare MERIDIONALI.

E’ sottintesa una trasformazione da napolitani, che Aprile chiama italiani del sud, in qualcosa di spregevole, qualcosa di cui vergognarsi, ma che si è destinati a portare addosso all’infinito, come se tale fosse stata la nostra condizione da sempre. Quindi il termine meridionale è qualcosa di sporco, di inferiore, un vestito che ci hanno cucito a misura nostra e noi lo abbiamo permesso, perchè ci siamo venduti al sistema italia rimettendoci la nostra dignità, il nostro onore, il nostro orgoglio, rinunciando alla nostra identità di popolo napolitano, al nostro essere una nazione. Ciò nonostante è facile sentire ovunque inneggiare al grido di fiero di essere terrone o fiero di essere meridionale, un pò come dire fiero di essere negro o fiero di essere schiavo. E poi ho i miei dubbi sull’identificarci all’estero poiché non credo affatto, che oltre l’Italia, si possa essere ritenuti meridionali, ma napolitani o al massimo italiani.

Il libro di Aprile è una grande denuncia di come il sistema italia ci ha trattato e ci tratta ancora oggi, ma il vero messaggio intrinseco è che dobbiamo riappropriarci della nostra identità, senza la quale non possiamo avere motivo di rivalsa. Se non sappiamo chi siamo, come facciamo a prendere posto in uno schieramento? Come facciamo a riconoscere il nostro avversario? Semmai è possibile trovare fierezza dall’essere terrone o meridionale, è altrettanto certo che è l’orgoglio di appartenere alla nazione napolitana che può farci ritrovare l’onore della nostra gloriosa storia passata, è il sapere di essere napolitano che può farci recuperare la nostra dignità di popolo. Non c’è salvezza oltre la Napolitania e non ci è concesso altro tempo per meditare ancora. E’ giunto il momento che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei nostri figli, affinchè non emigrino e non vadano a morire in terre lontane e senza mettere da parte la responsabilità che abbiamo verso chi prima di noi ha combattuto per la Patria Napolitana.

Antonio Iannaccone

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