Si è svolto ad Alghero la Prima Conferenza Internazionale delle Nazioni senza Stato. Dal 24 al 26 agosto, all’Hotel Catalunya, si sono dati appuntamento leader e studiosi di varie nazionalità. 10 le nazioni rappresentate e che vivono l’occupazione di uno stato che non riconoscono come proprio.
Organizzatore della tre giorni, Camillo Bellieri dell’Istituto di Studi e Ricerche di Sassari. 30 i relatori che hanno esposto problematiche e peculiarità culturali, linguistiche e politiche delle nazioni rappresentate. Baschi, scozzesi, sardi, corsi, friulani, irlandesi, albanesi, ladini. E napoletani. A rappresentare la nostra nazione, infatti, è stato invitato il Dott. Antonio Pagano, Presidente del Fronte di Liberazione della Napolitania la cui presenza è stata fortemente voluta dal leader dei catalani Jordy Mirò. Molto apprezzato il suo intervento che ha gettato le basi per future collaborazioni tra il popolo napolitano e gli altri popoli europei, ed occasione più unica che rara per lanciare, a livello internazionale, il progetto appena realizzato del governo napolitano, grazie al quale, anche la Napolitania entra nel conteggio delle nazioni senza Stato. Nel corso del suo intervento, inoltre, il Dott. Pagano ha sottolineato e ribadito a chiare lettere l’importanza dell’indipendenza del popolo napolitano che, da 152 anni, vive in una condizione di colonia interna dello Stato italiano. Condizione che ha prodotto, come effetti più lampanti, malavita, disoccupazione, degrado ed una diaspora di 25.000.000 di emigranti in poco più di un secolo. Nell’occasione, Pagano ha anche parlato di tutte le azioni che il Fronte di Liberazione della Napolitania sta portando avanti, in ambito internazionale, per denunciare quello che è un vero e proprio genocidio su cui è ancora calato il silenzio. Ma con nostra somma sorpresa, solo in ambito italiano. Infatti, il Dott. Pagano ci fa sapere che grazie alla massiccia campagna di informazione che FLN porta avanti (con rappresentanze in Italia, U.S.A., Svizzera, Francia, Canada, Inghilterra, Svezia e tanti altri paesi nel mondo) ormai la vera storia del cosiddetto “Risorgimento” non è più un segreto per nessuno. Antonio Pagano ha avuto modo di toccare con mano quanto irlandesi, catalani, baschi, scozzesi ed altri siano a conoscenza della verità e con quale interesse ed “ardore” guardano alla “questione napoletana”, pronti a sostenerci, se sarà necessario, in qualunque fase della nostra liberazione.
Tirando le somme, dunque, possiamo dirci più che soddisfatti ed entusiasti per come si sta lavorando, a livello mondiale, il che ci porta ad essere sempre più ottimisti sul nostro futuro, immaginandoci presto epurati dal giogo italico e finalmente liberi e sovrani nella nostra millenaria nazione. Patria o morte.
Conclusioni Conferenza Internazionale delle Nazioni senza Stato d’Alghero:
“La nostra proposta consiste nell’articolazione di una rete di interlocuzione permanente dei dipartimenti internazionali dei partiti indipendentisti che sia agile e operativa, con la finalità di scambiare informazione in modo regolare e di dare risposte univoche e rapide alle differenti situazioni politiche che si presenteranno in futuro.
Allo stesso tempo chiediamo a questa conferenza Internazionale delle Nazioni senza Stato che prendano posizione a favore dei seguenti punti:
1- Supporto al referendum per l’indipendenza che realizzerà il Governo Scozzese nel 2014;
2-Pressione sugli Stati nazionali per la ratifica della Carta Europea delle lingue minoritarie. Sostegno alle iniziative del neonato osservatorio internazionale per la tutela delle lingue delle letterature meno diffuse e delle Nazioni senza Stato per la creazione di una nuova coscienza ecologico- culturale mondiale;
3- Sostegno alla manifestazione unitaria per l’indipendenza che si realizzera’ a Barcellona il prossimo 11 Settembre, Festa Nazionale della Catalunya;
4- Sostegno allo sviluppo del processo di pace in Irlanda nel cammino verso un’Irlanda unita;
5- Sostegno al processo Corso di uscita dal conflitto, iniziato e spinto dal movimento indipendentista nel quale partecipa l’insieme delle forze politiche corse e il ritorno alla Corsica di tutti i prigionieri politici;
6- Sostegno al processo di pace di Heskal Herria e Bildu Euskal Herria, coalizione unitaria di tutto l’indipendentismo basco che si presentera’ alle prossime elezioni dopo 10 anni di apartheid politico contro la sinistra indipendentista basca esigiamo, che il governo spagnolo rispetti i diritti dei prigionieri politici baschi e anche l’immediata liberazione di Iosu Uribeetxeberria e altri 13 prigionieri baschi che soffrono di malattie incurabili;
7- Auspichiamo un processo politico per un Governo sovrano in Sardegna e in Napolitania.”
Il Consiglio Direttivo FLN
Fronte di Liberazione della Napolitania
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